blue utopiaIl percorso visivo racchiuso in Blue Utopia pone le basi sulla volontà di ricreare un’immaginari fuorviante, con soggetto principale un paesaggio reale che diviene man mano destrutturato e ricomposto. Blue Utopia è la messa in scena di un archivio fittizio, che ha la necessità di essere attivato per poterne scoprire i significati più remoti. Il punto di partenza sono le diapositive raffiguranti il mare, che stabiliscono con chi le guarda uno stretto legame con il reale, in quanto traccia, documento tangibile.
Le cianotipie diventano delle mappature delle diapositive stesse, rappresentando in modo ciclico quello che è diventato l’oggetto d’indagine: un paesaggio ignoto, universale. Lo scopo della ricerca è mettere in scena un’indagine quasi scientifica di quello che potrebbe essere un luogo non ancora esplorato; i materiali, tra cui oggetti prelevati in diversi contesti locali, disegni, mappe immaginarie, serviranno a ricostruire uno studio completo di Blue Utopia. L’immagine diventa immateriale, forme arcaiche aspettano di essere decifrate. L’invito per chi osserva è quello di calarsi nei panni di un esploratore che per la prima volta s’imbatte in questo luogo apparentemente incontaminato. Progetto di ricerca realizzato in occasione della masterclass DEFAULT22 a cura di RAMDOM Association, Kora Center, Castrignano 'de Greci, 2022 |