finis terrae"Per De Paola il ritorno è inteso come un ripristino. L’interesse dell’artista consiste nel nutrire e mantenere un legame intimo, sentimentale, con la piccola città del Sud Italia. Con la serie Finis Terrae (2019-2021) esplora i legami tra paesaggi non domesticati, archivi fotografici di famiglia, simboli contemporanei e incisioni rupestri neolitiche – trovate nella Grotta dei Cervi (Porto Badisco, Otranto). All’interno della serie è presente una fotografia di quello che sembra essere un dolmen, una struttura di pietre accatastate che probabilmente ha avuto la funzione di un monumento sepolcrale preistorico. La costruzione simile ad un altare si erge silenziosa nello spazio, quasi precaria. Secondo De Paola, si sa poco o nulla di come sia nata questa disposizione rituale rocciosa, questo sospende l’opera in una frazione temporale che sta tra un mondo con cui interagiamo e a cui diamo significato come esseri umani, e un altro che esiste semplicemente senza di noi. L'immaginario di Finis Terrae parla della presenza ancestrale che solo uno sguardo attento può percepire, tracciando e illuminando le superfici di queste caverne, un senso di appartenenza che possono provare le mani che si immergono in queste acque." Paola Shiamtani |