Le piante: esseri apparentemente immobili, silenziosi dinanzi al passare del tempo e degli eventi; eppure sono sempre intorno a noi e, soprattutto, esistono prima di noi. Il pianeta Terra è stato fin dall’inizio della sua esistenza contenitore di forme di vita, e tra queste, quella vegetale è stata in grado di generare un’atmosfera ideale per la formazione di un ecosistema multiforme. E sono proprio loro, le piante, generatrici di forme, di metamorfosi continue, capaci di adattarsi e di generare energia per gli altri e per se stesse. Il lavoro svolto in occasione di TRACCIATI - AIR Non Reserved Artist in Residence presso Non Riservato e Cascina Biblioteca vede come campo di ricerca visiva principale proprio quello del mondo vegetale. Le fotografie, realizzate mediante un microscopio analogico all’interno dell’orto di Cascina Biblioteca, dimostrano un micro-sistema all’interno di un macro-stistema; durante il periodo di residenza è stato inevitabile notare l’esistenza di un binomio, di una collaborazione tra mondo animale e mondo vegetale. L’agricoltura diviene così un’operazione di senso, non solo dettata da necessità di sussistenza o di semplice appagamento nel riuscire a generare autonomamente del cibo da portare sulla tavola, ma di connessione intrinseca tra due mondi. Il microscopio analogico, attraverso cui si è svolta una raccolta parziale quasi tassonomica delle piante presenti nell’orto, è stato decontestualizzato dalla sua principale funzione scientifica per diventare una camera lucida attraverso cui ricreare, grazie alla luce solare, texture, mappature, percorsi, forme, colori. Una dimensione altra, affascinante, ma pur sempre in vita e in grado di mutare: siamo portati ad avere una concezione del tutto benevola nei confronti della natura e di tutto ciò che ne trascende, ma è anche vero che essa porta con se problematiche di carattere diverso. Tra le piante fotografate ne esistono di più giovani e di più anziane, ed esistono anche piante malate. La trasmissione di batteri e virus nelle piante avviene spesso, seppur in modo silenzioso, a livelli vastissimi. Basti pensare al caso Xylella che ha colpito gli ulivi a Sud della Puglia, o ancora al caso della Popillia Japonica che proprio recentemente ha indebolito parte della vegetazione del Nord Italia. Nonostante questo siamo consapevoli solo per una piccola percentuale di quello che accade tra le piante e soprattutto, dentro di esse.
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